Perché sviluppare un parco solare?

E quali sono i principali passaggi nello sviluppo dei parchi fotovoltaici?

A volte i terreni situati in zone industriali non vengono sfruttati in modo adeguato.

Anche i terreni agricoli sono spesso lasciati incolti o sono sottosfruttati, e possono essere in zone dove la rendita catastale è molto alta e non è economicamente sostenibile per i proprietari.

In altri casi la coltivazione, anche intensiva, produce rendimenti non soddisfacenti.

In questi casi installare un impianto solare su terreno agricolo o industriale puó essere una alternativa che garantisce rendimenti superiori.

Affittare un terreno per installare un impianto fotovoltaico diventa quindi una interessante opportunità economica che puó garantire un rendimento di diverse migliaia di euro per ettaro.

L’importo dipende da vari fattori (quanto è soleggiata l’area, quanto dista la connessione alla linea elettrica, l’estensione totale del terreno, la presenza di eventuali vincoli, etc.).

Siamo in grado di valutare rapidamente la fattibilità di un impianto che produce energie rinnovabili sul tuo terreno agricolo o industriale e stimare la tua rendita ventennale o trentennale (o un possibile prezzo di acquisto, se preferisci vendere).

Anche se possiedi una grande copertura o un edificio industriale (ad esempio un capannone o un grande tetto) possiamo offrirti la possibilità di un reddito extra per l’installazione dell’impianto fotovoltaico. 

La disponibilità delle aree agricole è concessa dai soggetti titolari della proprietà ai proponenti del progetto con la costituzione di un contratto di diritto di superficie – in pratica un contratto di affitto del terreno.

Lo sviluppo di un progetto su un terreno agricolo o industriale avviene nel rispetto delle normative e delle leggi regionali e nazionali. 

I passaggi principali sono

  1. Validazione del terreno
  2. Contratto preliminare
  3. Richiesta di connessione
  4. Progetto autorizzativo

Per il processo autorizzativo esistono vari meccanismi alternativi in funzione della regione e delle dimensioni dell’impianto:

  • La comunicazione al Comune ;
  • La Procedura Abilitativa Semplificata (P.A.S.) ;
  • L’ Autorizzazione Unica (A.U.) secondo l’articolo 12 del D.Lgs. 387/2003;

L’impianto fotovoltaico viene progettato per massimizzare la produzione di energia elettrica e immetterla in rete, ottimizzando il rapporto costi/benefici e garantendo una performance ottimale dell’impianto per tutta la sua vita utile.

I criteri per la scelta di un terreno adatto all’installazione di un impianto fotovoltaico sono: 

  • La selezione di aree con un buon irraggiamento e facilmente accessibili attraverso le vie di comunicazione esistenti.
  • Una morfologia del terreno con pendenze limitare (intorno al 4-5%).
  • La disponibilità di una rete elettrica con una cabina primaria o una sottostazione elettrica nelle vicinanze per la connessione alla rete.
  • La selezione di aree libere da vincoli di tipo paesaggistico e idrogeologico come ad esempio la presenza di corsi d’acqua (normalmente il vincolo da corsi d’acqua prevede il mantenimento della distanza di 150 m di rispetto).

Il primo progetto di massima include invece una stima della produzione con questi passaggi:

  • La scelta preliminare della tipologia impiantistica di moduli fotovoltaici monofacciali o bifacciali che meglio si adattano alle caratteristiche del terreno.
  • La selezione preliminare di strutture fisse o mobili di tipo mono-assiale (tracker). La struttura viene installata a terra attraverso un palo infisso nel terreno e puó essere smantellata facilmente alla fine della vita dell’impianto (dopo 30 anni).
  • La massima produzione di energia attraverso un orientamento ottimale: Nord – Sud per gli impianti con struttura fissa ed Est – Ovest per gli impianti con strutture a inseguimento o ‘trackers’ mono-assiali (che hanno l’ asse di rotazione orientato Nord-Sud).